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I fattori che influenzano la pulizia ad ultrasuoni
La pulizia ad ultrasuoni è legata a diversi parametri come frequenza, temperature, e detergente utilizzato.
La pulizia ad ultrasuoni dei pezzi si basa sul principio della cavitazione ultrasonora, cioè le onde di pressione e depressione che vengono trasmesse al liquido per mezzo di trasduttori piezoelettrici, generano punti in cui ci sono variazioni repentine di pressione e quindi la formazione di microbolle che implodendo favoriscono il distacco dello sporco dalle superfici.
Nella pulizia ad ultrasuoni è anche importante il tipo di detergente che viene utilizzato nel bagno, infatti la sua scelta è legata a diversi fattori. In primo luogo va scelto un detergente che possa interagire con le particelle da rimuovere, e che chiaramente sia compatibile anche con il materiale di base del pezzo. Anche la sua solubilità in acqua è importante, infatti il processo è legato anche a tensione superficiale, viscosità e tensione di vapore, che influiscono sulla formazione delle bolle.
Altro parametro fondamentale nelle operazioni di pulizia ad ultrasuoni è senza dubbio la temperatura, la cavitazione infatti varia in funzione di essa. L’intensità cresce proprozionalmente alla temperatura, almeno fino ai 70°C per poi calare e essere annullata del tutto quando si raggiunge la temperatura di ebollizione della soluzione.
Come ultimo fattore, anche se di fatto è il principale, nella pulizia ad ultrasuoni è fondamentale la parte di generazione delle onde sonore, fatta attraverso trasduttori piezoelettrici comandati da un generatore elettronico in grado di lavorare a frequenze ottimali. Infatti dalla frequenza di oscillazione dipende la dimensione delle bolle che vengono generate.
